(ARTICOLO DEL 09 APRILE 2008)
Se qualcuno si aspetta di dover trovare le interviste ai candidati o esponenti di partiti o coalizioni, diciamo subito che si tratta di un’attesa vana, perché l’invito rivolto dal TARLO a tutti i rappresentanti politici, è stato da qualcuno accolto anche in maniera gentile e cortese ma immediatamente declinato per ovvi impegni di campagna elettorale, da altri nemmeno preso in considerazione, ritenuto probabilmente nemmeno degno di una risposta.
Ragion per cui, ai primi IL TARLO porge i suoi ringraziamenti per il rispetto ed il senso civico dimostrato attraversamento l’azione sempre puntuale e collaborante delle proprie segreterie.
Ai secondi, IL TARLO vuol porgere il proprio augurio per una serenità d’animo che forse il tempo, o molto più probabilmente “quel Dio” (da loro stessi utilizzato a proprio uso e consumo) gli darà.
E si perché, sostiene l’insetto della malora, l’educazione, la cordialità, il rispetto del prossimo non sono valori da utilizzare esclusivamente in periodo elettorale, o nel corso di interventi pubblici o davanti a telecamere, ostentando un sorriso che persino i muscoli facciali si rifiutano di fare.
La coscienza di ogni uomo libero, credente e praticante, si macchia spesso di errori e peccati (spesso veniali) ai quali pone rimedio attraverso il pentimento, la confessione e soprattutto attraverso l’impegno verso un cammino di fede e speranza.
La coscienza di un politico di carriera, poiché rispetto all’uomo libero egli non ha problemi di sorta ne ritiene di doversi preoccuparsi dei suoi simili (ovviamente di gran lunga inferiori) non si macchierà mai di nessun peccato, perché probabilmente la sua anima è coperta da una spessa coltre di sostanza isolante verso ogni tipo di sentimento ed emozione e quindi immune al risentimento, o molto più verosimilmente perché per essere un politico di professione la coscienza è morta nello stesso istante si sacrificano ogni valore umano e spirituale per il potere e la gloria.
IL TARLO SI IMPEGNA SIN D’ORA a votare e propagandare in maniera spudorata e senza ritegno COLUI IL QUALE si impegna ad attuare in maniera attiva a cominciare da se stesso che:
1. Si verifichi ancora sperpero di danaro pubblico per la parte politica dimezzando i deputati, senatori, consiglieri di tutti gli enti locali, accorpando le province;
2. Si introduca un limite massimo di 2 legislature per le quali poter esser eletti e con un limite d’età di 65 anni oltre il quale non si può essere eletti ne’ deputati ne’ senatori ne’ a livello locale;
3. Si vincoli come in Svezia lo stipendio (tutto compreso, benefit etc) dei parlamentari, al netto mensile, ad un multiplo massimo di 3 volte lo stipendio lordo di quello di un pubblico dipendente medio (Retribuzione mensile lorda media di 2.300 euro), che fa’ circa 7.000 euro netti per il parlamentare ovvero il 50% in meno di quello attuale grosso modo.
4. Si elimini il Tfr dei politici e si riduca la pensione ad una somma pari nel massimo al doppio di quella di un pubblico dipendente medio, e non fruibile se non si sia ricoperto il mandato globale per almeno 5 anni, oppure fruibile anche per periodi di mandato inferiori, ma con misura pari a quella dei dipendenti pubblici.
5. Si ricollochino gli inutili dipendenti a fare qualunque cosa, purché abbiano qualcosa da fare perché l’occupazione, per balzana ed inutile che sia, garantisce loro un minimo di dignità sociale.
6. Si dimostri di lottare contro i governi che barano in tutti i modi per dimostrare chel’occupazione cresce per speculare sulla necessità di aumentare i posti di lavoro così che abbia fine il periodo in cui la gente lotta per la propria schiavitù ed ha paura di perderla.
Dopo aver scritto ciò, IL TARLO S’IMPEGNA sin d’ora a non sognare più, perché chi è felice è pazzo, e a Mussomeli e dintorni esiste un gran numero di disperati e senza speranza.
Ragion per cui si evince che non sono pazzi e purtroppo non sono ne potranno essere mai felici.