(articolo 7 settembre 2007)
Se c’è una cosa che il TARLO non sopporta è che “qualcuno” pensi che il suo informatore ha il compito di “rompere” le scatole all’”antipatico” di turno, e basta. Si offende al sol pensiero di essere considerato uno “strumento” del POTENTE DI TURNO. Anche perché sono davvero pochi quelli che lo pensano: la moltitudine, ritiene che sia la “voce spesso inascoltata del popolo”. Questo è il motivo per cui “l’essere più brutto del peccato originale” ha creato A SUO SPESE e senza il contributo di “TIZIO E CAIO SOVVENZIONATORE”, questo informatore stampato in economia e senza particolari ambizioni. IL TARLO è il tipico “animale” che prova GRANDE SODDISFAZIONE quando di recente ha sentito…uhm….non si ricorda dove…che probabilmente ritornerà in essere un periodico nel qual ha scritto varie volte in coppia con il padre (un padre??? Ma non è un gran figlio di N.N.???) riscuotendo apprezzamenti e consensi.
Sta aspettando la campagna abbonamenti per essere il primo: ci tiene a sostenere l’informazione locale, quella fatta di semplicità ma anche di professionalità, di gente comune e di firme rinomate, ANCHE E SOPRATTUTTO se la stessa ha come fine PRIMARIO “…trasmettere valori ai giovani e sostenere la cultura.”.IL TARLO ci tiene ha PRECISARE che lui IGNORANTE E’ NATO E MORIRA’…non ha “nulla” da trasmettere a nessuno e non legge FREUD.
Però una cosa ci tiene a dirla e PRETENDE ATTENZIONE: LUI (il verme) dice di non stare troppo “attaccato” alla lira, pardon all’euro, specie quello ALTRUI: poi rifiuta la sola idea che possano esistere persone che venerano il “DIO denaro” a tal punto da non accertarne la provenienza, anche quello “sudato” a suon di “PENE”…dell’inverno e dell’estate . Ma per fortuna non si hanno notizie di persone così squallide: almeno in questo IL TARLO prova un po’ di sollievo.
Bando alle ciance, il popolo chiama e IL TARLO risponde. Ha incontrato il Comitato Cittadino per il CARO BOLLETTA A.T.O.
T- Voi del Comitato..niente “pausa inizo settembre”?
C- Caro TARLO, qualcuno ( Ato, Provincia, Comune , Regione) potrebbe anche pensare che la pausa dovuta alle festività del Castello e che si celebrano l’1 e 2 Settembre abbia fatto dimenticare ai Mussomelesi la grave emergenza legata al pagamento delle esose bollette fatte pervenire dell’Ato ambiente nei giorni scorsi, ma sicuramente è molto lontano dalla realtà.
T- Qual’ è l’umore della gente?
C- In ogni casa, negozio, circolo, piazza e luogo di ritrovo l’argomento principale è sempre lo stesso: le bollette in questione non possono essere pagate in quanto sproporzionate, ingiuste e per niente trasparenti.
T- E il Comitato, come reagisce a questa situazione.?
C- La cittadinanza di Mussomeli, attraverso il Comitato Cittadino eletto qualche giorno fa e che si è riunito lunedì scorso, comincia invero a manifestare non tanto segni di stanchezza, ma di impazienza. I cittadini non si sentono di giustificare e di avallare una gestione di questi servizi che, creata per garantire maggiore efficienza e risparmio, si è trasformata (o è nata) per essere un carrozzone politico-clientelare con il compito di taglieggiarli per giustificare e pagare scelte sbagliate, consigli di amministrazione ad uso e consumo di sindaci di qualsiasi colore politico, discariche costose e molto lontane con in cambio un servizio che definire carente e inadeguato è davvero eufemistico.
T- Come intende agire?
C- Il Comitato Cittadino, che vigila attentamente su questa delicatissima questione, ha già avviato contatti con i comitati rappresentativi di tutti gli comuni serviti dall’ATO CL 1, per fare unitariamente una serena e proficua valutazione in una prossima riunione da tenersi a Mussomeli.
Dal canto suo il Comitato di Mussomeli propone come base di riferimento per il pagamento delle annualità TARSU 2005, 2006 e 2007 le bollette del 2004, che è stato l’ultimo anno della gestione comunale e il cui ammontare complessivo è stato di 853.000 €, aumentate sulla base dell’aumento del costo della vita previsto dagli indici ISTAT.
T- Se la situazione non dovesse migliorare?
C- In mancanza di risposte certe da parte dell’assemblea dei sindaci che valuterà questa grave emergenza nei prossimi giorni, di fronte al silenzio della Regione e alle inadeguate risposte dell’ATO, della Provincia e del Comune, che pur avendo invitato la cittadinanza a pagare la prima rata non ha indicato concretamente che cosa bisogna fare con le altre tre rate relative all’anno 2007(senza contare che restano in sospeso le annualità 2005 e 2006) i cittadini di Mussomeli e degli altri comuni ricadenti nell’ATO CL1 si vedranno costretti ad una mobilitazione generale e ad altre forme di lotta il cui scopo non sarà la ribellione o il tentativo di evadere le tasse, ma quello più civile di ristabilire regole certe e democratiche in questa parte della provincia abbandonata, depressa e cosi tanto spesso mortificata.