L'informatore che Rode e....Corrode
  INTERVISTA ASSESSORE INDUSTRIA GIOVANNA CANDURA
 

(ARTICOLO 11 DICEMBRE 2007) 

Dicembre è mese ideale per tracciare bilanci, ma anche il momento per fare previsioni nell’attesa del 2008. Da oltre un anno, ho l’onore di fare parte del Governo regionale alla guida dell’assessorato Industria.
Devo dire che è un’esperienza politica ricca di oneri e onori, ma sono forse più gli oneri che gli onori, considerate le problematicità del settore. Molto è stato fatto e molto ancora da fare, ma certamente ci sono iniziative a largo raggio, come i disegni di legge già trasmessi in Giunta. In particolare il piano energetico regionale, strumento di programmazione che si attendeva da anni e che è il frutto di un’intensa attività. Abbiamo puntato molto sulle fonti rinnovabili e sull’energia alternativa. Insomma un lavoro complesso che ha previsto un monitoraggio e l’importante collaborazione delle università dell’Isola.  C’è poi la riforma delle Asi, aree di sviluppo industriali, ormai in dirittura d’arrivo, il disegno di legge di riordino sui carburanti. Ci sono le iniziative a sostegno dell’antiracket con la proposta di fornire una corsia preferenziale alle vittime della mafia e degli attentati concedendo i terreni della Asi. Insomma tanto lavoro.  
Lei che una quasi "compaesana"  e che quindi conosce la realtà di Mussomeli, che idea si è fatta a proposito?
L’utilizzo del termine “compaesana”, mi riempie di gioia, perché sono stata la prima insegnante a recarmi al Liceo classico. Li, ho trascorso molti anni della mia vita e della mia esperienza professionale da insegnante di Latino e Greco. Mi lega alla cittadina, il ricordo dei miei alunni che sono stati davvero tanti, dei loro genitori e di rapporti umani molto intensi. Spesso mi capita di recarmi a trovare ex alunni e amici che come pochi riescono a farmi sentire veramente come nella mia città d’origine. Ecco perchè mi sento così vicina a Mussomeli, bellissimo comune dal punto di vista idrogeologico, storico e soprattutto paesaggistico non può e non deve assolutamente rischiare di rimanere isolato. Sia come fatto culturale che logistico.  Proprio per la sua peculiarità è uno dei comuni  arroccati più suggestivi della provincia. Bisogna superare in tempi brevi il gap delle infrastrutture. Spesso sono solidale con gli abitanti a cui va il mio pensiero quando percorro, e questo capita di frequente, quella strada infernale. Sovente mi capita di pensare a chi per lavoro, per motivi di salute, o per qualsiasi altro motivo deve pagare il pegno di percorrere l’unica via che conduce al capoluogo. Questo è un vero limite insieme.   

Crede che i problemi legati ad un lentissimo sviluppo economico siano solamente un problema di "destra" o di "sinistra"?
Sarebbe troppo semplice se si potesse tracciare un’analisi delle criticità di un territorio affibbiando le responsabilità al colore politico. Sebbene mi corre l’obbligo sottolineare che c’è stato un momento importante per Mussomeli. Ha avuto la fortuna di avere dato i natali e pure la residenza ad un ministro, esponente di centrosinistra. Ma credo, andando a memoria, che in quel periodo tanto da sfruttare, non sia affatto cambiato nulla. Le strade non sono migliorate, ma forse in quel periodo i cittadini avranno comunicato meglio tra loro, considerato la delega del già ministro Salvatore Cardinale. C’è poi il ruolo fondamentale della buona amministrazione che deve avere il potere di sollevare, sostenere e supportare, a tutti i livelli le esigenze, dei cittadini. E credo che il sindaco Mancuso si stia impegnando in questa direzione. Infine c’è da ribadire che le analisi vanno fatte partendo da lontano. Ogni realtà ha una tipicità e certamente quella mussomelese affonda le sue radici nella cultura agro pastorale. Con una bellezza ancora poco sfruttata: il Castello Manfredonico. Questa è la chiave di volta. Bisognerà lavorare per promuovere eventi e per favorire eventi che possano attrarre sempre più visitatori. Magari cercando, ove possibile, di incentivare l’imprenditoria e la creatività locale.
 
 
 
Da donna da sempre impegnata in politica, non crede che il "pianeta femminile" trova poco spazio e quindi considerazione in questa e nelle precedenti amministrazioni?
 
Quale è il ruolo e quale sarà il futuro di Alleanza Nazionale nella giunta Mancuso?
A Mussomeli possiamo ben dire che è stato un successo nell’ultima tornata elettorale. Abbiamo raddoppiato il numero dei voti e dei consensi. Questo è il primo importante e significativo risultato che ha premiato i rappresentanti locali di An per il lavoro svolto. Certamente abbiamo raccolto la voglia di cambiamento contro le tante promesse mancate e del non fatto. Il secondo passaggio che ci inorgoglisce è stata la voglia di scommettersi di nuovi volti della politica. Parliamo professionisti che si sono impegnati attivamente ed il cui risultato è visibile. Per il futuro contiamo di continuare a lavorare sempre meglio, cercando di migliorare e superare le criticità nella direzione di un importante, prossimo traguardo: le elezioni amministrative. 
Quale messaggio augurale per la nostra comunità?
Voglio rivolgere i migliori auguri di buon Natale e Anno Nuovo a tutta la comunità mussomelese
Con l’auspicio che le feste natalizie siano serene per tutti, mentre per l’ormai prossimo anno 2008
auspico un anno prosperoso e ricco di novità positive per la cittadina tutta. L’augurio che giunge attraverso il Tarlo, mi riprometto di farlo personalmente recandomi in città per incontrare amici, compagni di partito e tutti coloro che vorranno incontrarmi.
Le donne impegnate in politica rimangono ancora poche. Parlo riferendomi a tutti i livelli della vita politica e amministrativa. E’ un fatto culturale ed un retaggio che non riguarda solo l’Isola, ma tutto il nostro paese. C’è poi l’aggravante, sempre culturale, che la donna debba occuparsi della famiglia e dei figli. Adesso le cose stanno cambiando. Io ne sono l’esempio. Sono moglie, madre di due figli maschi, figlia perché ho la fortuna di avere ancora in vita mia madre novantenne che abita con me e sono impegnata attivamente in politica. Vi posso assicurare che difficilmente sono assente, anzi in politica, in assessorato mi distinguo per la puntualità con la quale presenzio a tutti gli eventi e gli impegni istituzionali. Non è certo facile, ma le donne sanno essere capaci e tenaci, forse più degli uomini. C’è poi il contributo, non indifferente del volere fare, del voler produrre fatti e  atti concreti. E poi alla fine della giornata, quando dopo gli incontri istituzionali, le riunioni interminabili,  ritorni a casa, ci sono i sorrisi di mio marito Ferdinando compagno fedele della mia vita, dei miei due figli e di mia madre. Ecco questo è il regalo più bello.
 
 
   
 
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