L'informatore che Rode e....Corrode
  CHI FA LA SPIA (SULL’I.C.I)…NON E’ FIGLIO DI MARIA
 

 (articolo del 14 luglio 2007)

IL TARLO non sempre è stato attivo durante la sua esistenza. E’ stato in uno stato di “coma vigile”, o, per dirla alla mussomelese, “cu ‘l’ucchi ‘nterra e cunta i stiddri”.
E’ stato presente tra le sedie (luogo che lui predilige) dell’aula consiliare dove si sono svolti i consigli comunali della precedente amministrazione.
Ha assistito, desolatamente, alla “respirazione artificiale” a cui è stata attaccata inesorabilmente la vita politica del consiglio comunale uscente.
Quando gli abbiamo chiesto di parlarcene, IL TARLO si è sempre rifiutato. Ha considerato l’argomento fatuo come le promesse politiche del tempo.
Quindi ha preferito “glissare elegantemente” l’argomento, fin quando non si è trovato dinnanzi, una signora cinquantenne, vedova e madre di tre figli in tenera età, con lavoro part-time e “naturalmente” malpagato. Costei, bolletta in mano e lacrime agli occhi, si chiedeva dove trovare i soldi (non pochi) per pagare quell’importo.
IL TARLO che non è un eroe (si offende se solo ci si azzarda ad un paragone simile) ma che ha gli attributi per dire ciò che pensa ha dato il peggio di se, dicendo la sua, incurante di ciò che gli altri pensano.
Ci ha fatto sapere che comuni come Brescia e Torino hanno ridotto l’aliquota I.C.I. sulla prima casa dal 5 al 4,25%.Più precisamente, per i fabbricati accatastati nelle categorie cosiddette di “lusso” è stata introdotta una detrazione più bassa di quella ordinaria, in modo da riequilibrare gli effetti della riduzione di aliquota, nella misura di € 104,00 confermando, per i fabbricati classificati “non di lusso” la detrazione di € 139,50 già in vigore.L’abbassamento dell’aliquota per l’abitazione principale ha effetto anche per tutte quelle situazioni di assimilazione previste dal regolamento (uso gratuito a parenti di primo e secondo grado, anziano ricoverato in casa di riposo, trasferimento per motivi di lavoro), nonché per i casi di locazione a canone agevolato (art. 2 – c. 3 legge 431/98) cui compete una detrazione di € 110,00 già vigente nel 2006.
IL TARLO ritiene che una riduzione graduale dell’I.C.I. porterebbe da un lato a minori entrate nelle casse comunali, dall’altro faciliterebbe le scelte di molti cittadini incentivati da una politica di minore pressione fiscale. Questo ovviamente è un suggerimento. L’altra possibilità è quella di emulare i predecessori amministratori. Noi crediamo che IL TARLO non ha tempo da perdere con illazioni e chiacchiere “da circolo”. Voi…fate come credete
 
 
 
   
 
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