(ARTICOLO DEL 11 NOVEMBRE 2007)
Che IL TARLO sia un arrogante, è un dato assodato; che vanti atteggiamenti da sapientone erudito, anche questo è un fatto oramai di dominio pubblico: ma che sia un superficiale, questo no! Lui non accetta “giudizi” azzardati. Questa è la cronaca di quanto è emerso nel corso dell’ultimo incontro (l’ennesimo purtroppo) tenutosi in piena notte quando gli esseri umani riposano (tanto…lui umano non è!!).
O&L- Tarlo della malora, ma lo sai che ora è?
T- Perché ti risulta che i Tarli hanno orologi?
O&L- Anche questo è vero!
T- Siete sempre banali voi due: non anche questo..ma tutto il resto e come sempre!
Vi ho chiamato perché ho letto una notizia che mi ha sconvolto!
O&L- Sui soliti, noiosi, scialbi, e quasi quasi “inutili” quotidiani?
T- Si, ma non in formato cartaceo ma multimediale?
O&L- Anche tu sei un inTARLauta?
T- Perché non posso collegarmi a inTARLet!
O&L- Fuori il rospo!
T- Guardate questa notizia della prima metà di ottobre (IL TARLO apre il giornale)
O&L- Che c’è di strano?
T- Aprite, anzi ripulite le vostre orecchie dalla catasta di lurdìa e ascoltate,: “ Riflettiamo sui giovani. Il Presidente del Consiglio ( di seguito P.d.C.) comunale di Mussomeli: Oggi essere “normali” è diventata una vergogna”
O&L- Sarà il sonno…ma non ti seguiamo.
T- Vengo e mi spiego
L- Io svengo e mi piego (e ronfa rumorosamente modello trattore cingolato smarmittatto)
T- Premesso che io non ho nulla contro il P.d.C. , giovane, quanto oramai confermata, speranza della politica locale: prendo solamente spunto da quanto affermato nelle sue dichiarazioni per fare delle riflessioni.
O- Ad esempio?
T- Innanzitutto credo che le riflessioni debbano partire dalle domande che Lui porge alla collettività: quali il mondo griffato dei giovani e le loro consuetudini o come ad esempio uscire la sera dopo un certo orario.
O- A quale conclusione sei giunto?
T- Innanzitutto, credo che se, da un lato il P.d.C. ha fatto bene a porgere questi quesiti, dall’altro, non ha fatto riferimento (probabilmente per dimenticanza, questo è ovvio) che, il 23 novembre 2004, era stato organizzato da parte del Rotary Club Mussomeli- Valle del Platani, un incontro presso la B.C.C. di Mussomeli dal titolo “IL DISAGIO GIOVANILE E LE RESPONSABILITA’ DELLE FAMIGLIE”, con successiva pubblicazione degli atti del convegno.
O- Tarlo fin qua ci sono arrivato: ma tu che c’entri con le dichiarazioni del P.d.C.?
T- Dopo le dichiarazioni del P.d.C., si è creato un sordido movimento sussultorio di gente: alcuni, hanno gradito l’intervento, altri invece, avrebbero preferito che, prima di una presa di posizione, sarebbe stato opportuno quantomeno informarsi.
O- Vuoi vedere che indovino per chi parteggi?
T- Questa volta ti sbagli: non parteggio per nessuno, ma mi sembra doveroso informare il P.d.C. dei contenuti di quegli atti del convegno.
O- Già che ci sei erudisci pure me
T- Vorrei partire con l’intervento dell’allora Sindaco Valenza:”Politiche sociali e disagio giovanile:interventi e nuove iniziative previste nella comunità locale”.
O- Beh…..sbaglio o il titolo è già una risposta alle domande del P.d.C.?
T- Valutiamo assieme l’intervento. Sostiene Valenza che nel maggio del 1999 sotto l’allora amministrazione del sindaco Scannella, fu fatta una ricerca a tale uopo con la partecipazione della Cattedra di Psicologia dell’Università di Palermo: furono coinvolte scuole, parrocchie, associazioni non-profit.
O- Quale fu il risultato di tale indagine?
T- Uscì fuori uno spaccato di Mussomeli alquanto deprimente: furono intervistati giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni. Emerse una forma di disagio improntato alla cultura della lamentela per l’assenza di un cinema, di una piscina, ecc.
O- E quale fu la risposta dell’Amministrazione?
T- L’amministrazione Valenza aveva ereditato dalla precedente, un centro per minori a rischio finanziato con la legge 261 del 1991. Terminato il finanziamento, lo stesso fu integrato con la legge 285 del 1997. Nel marzo del 2003 poi è stato aperto il Centro di Aggregazione Giovanile (di seguito C.A.G.) per ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 17 anni, dove oltre alle attività extrascolastiche, si sono realizzati laboratori di diverso genere.
O- Scusami Tarlo. Ma continui a parlare dell’amministrazione Valenza: ma l’attuale P.d.C. non è stato consigliere di maggioranza della giunta Valenza?
T- Infatti..quello che è strano e che Lui dichiari: “Oggi Mussomeli non è più il paese che ha vissuto serenamente la sua quotidianità e dove i giovani hanno avuto la possibilità di inserirsi serenamente nel tessuto sociale in maniera sana”
O- Oggi?? Ma sbaglio o hai appena detto che l’indagine è partita nel 1999?
T- Infatti, ma quello che più stupisce è la parte che riguarda il rapporto genitori-figli soprattutto quando il P.d.C. dichiara:”Oggi essere normali è una vergogna! “
O- Come dichiarazione mi sembra non solo azzardata, ma anche senza attinenza alcuna!
T- Concordo pienamente con te, soprattutto perché, sempre nel corso di quel convegno il Vescovo, Monsignor Russotto, nel suo intervento dal titolo “I GIOVANI E L’INQUETUDINE DI ESSERCI” dichiarava che, come evidenziato nel contenuto della sua LETTERA PASTORALE AI GIOVANI, l’inquietudine dei giovani, affonda le radici nel senso che essi danno alla vita, nel significato della vita trasmesso loro dagli adulti e in particolare dai genitori.
Quattro sono gli atteggiamenti che S.E.Monsignor Russotto individua nel disagio giovanile:
1. PAURA del mondo, privo di speranza, di lavoro e sicurezza
2. SFIDUCIA in se stessi e nelle istituzioni
3. ISOLAMENTO EGOISTA come chiusura in se stessi o all’interno del gruppo di riferimento dove ci si sente più forti;
4. INDIFFERENZA.. apparente, quasi un’insensibilità per tutto quello che accade nel mondo.
O- Mi sembra che il P.d.C. faccia anche riferimento “…all’uso smodato di alcol o droghe, elementi indispensabili per un divertimento assicurato?”
T- Credo che il P.d.C. ha avuto davvero un grande coraggio, per la carica che ricopre, a fare tale affermazioni; ma le affermazioni vanno sostenute con fatti concreti.
O- Caro Tarlo, mi preme farti notare, per onestà mentale ed intellettuale, che il P.d.C. ha subito fatto notare di non avere la soluzione al problema e di chiedere aiuto e disponibilità all’intero tessuto socio-economico locale, per trovare di comune accordo, una proposta da valutare ed attuare.
T- Ed infatti è proprio quello che voglio fare: lanciare un’idea che, se valutata opportunamente, può dare i propri frutti!
O- Forza Tarlo, quando sei propositivo mi piaci!
T- Si potrebbe immediatamente riattivare il C.A.G. dando l’opportunità a giovani ed operatori di riprendere e/o eventualmente progettare un percorso che abbia come obiettivo principale la socializzazione e la formazione.
O- Tarlo, ma per fare ciò occorrono risorse economiche, e lo sai che il bilancio comunale non ha materialmente la possibilità di finanziare l’operazione.
T- Cribio!! Anche tu sei di quelli che occorre necessariamente il finanziamento per la qualunque cosa???
O- Tarlo senza inc..TARLarti con me: io non vedo altre formule!
T- Esiste anche l’autofinanziamento!
O- O per meglio dire??
T- Si potrebbe ad esempio lanciare questa proposta agli amministratori: basterebbe rinunciare al 20% delle loro indennità per destinare tali somme al finanziamento del progetto, ivi incluso il pagamento degli operatori. Sarebbe un grande gesto, non solo perché di grande impatto sociale, ma anche e soprattutto perché permetterebbe un lavoro a tempo determinato, a giovani in cerca di occupazione!
O- Perdonami, ma questa proposta mi sembra che l’hai lanciata..senza grande successo!
T- Nella vita bisogna sempre perseverare: il sacrifico non deve solo essere da parte degli amministratori ma anche e soprattutto da parte delle varie realtà economico-finanziarie presenti sul territorio!
O- A proposito…ma tu TARLO, anche tu dovresti contribuire.
T- Infatti anch’io ho una proposta da lanciare nel mio piccolo!
O- E quale sarebbe?
T- Cerco collaboratori per il mio informatore, anche senza esperienza alcuna, da inserire nella redazione, e retribuire secondo quanto previsto dalla legge, e offrendo la possibilità agli interessati, dopo una collaborazione di due anni (come qualunque altra testata giornalistica), di potersi iscrivere all’Albo dei Pubblicisti.
O- Non male come idea..ma un ultima osservazione.
T- Dimmi.
O- Come affrontare il problema dell’alcol e della droga?
T- Innanzitutto visto che il problema lo si è palesato, bisognerebbe intervenire con campagne di prevenzione e sensibilizzazione ad opera dell’amministrazione; bisognerebbe intensificare i controlli all’interno dei bar e dei locali dove vengono somministrati superalcolici al fine di evitare (qualora il caso si fosse già verificato) che i destinatari di tali sostanze possano essere minori.
O- Auspichi quindi un ritorno al proibizionismo?
T- Semplicemente mi auguro che, i problemi vengano affrontati e che le osservazioni da me fatte, non vengano interpretate come la ricerca ossessiva di eventuali colpevoli, ma semplicemente venga recepita come l’augurio, per la comunità locale, di rimuovere, dove è possibile, le cause del disagio giovanile e quindi con essa, sperare IN UN FUTURO MIGLIORE!!