(SPECIALE 1° COMPLEANNO TARLO)
Sapete quando l’uomo raggiunge l’apice della sua già smisurata ignoranza, secondo l’esimio parere di sua Remittenza IL TARLO??
Allorquando, subito dopo essersi svegliato la mattina, ha il solo pensiero di ascoltare da qualche radio o emittente televisiva, l’oroscopo per sapere cosa prevede “l’osceno” oracolo di turno, per il suo segno zodiacale.
Fosse mai la giornata storta per i nati sotto il suo segno???
Quando si tocca questo argomento, il quadrupede invertebrato diventa ancor più irritante di quanto non lo sia nella normalità.
Può la creatura per eccellenza del Regno creato da Dio, dotato di intelligenza (dice IL TARLO che a lui non risulta) ed in quanto tale dominatore degli animali e delle piante, credere che il proprio destino dipenda dai calcoli immorali di un maldestro imbonitore di umanità, che “elargisce” consigli di vita nell’ambito della sua opera di volontario delle stelle, rigorosamente a pagamento??
E come dare torto al vomito delle tenie; nonostante quanto sopra è stato documentato, smentito e rigorosamente condannato, e soprattutto definito da ogni organo mediatico come truffa, per la stragrande maggioranza delle persone diventa destino, amore, fortuna, le cui notizie giungono direttamente all’interessato subito dopo aver composto l’899………
E c’è anche chi, di segni astrali non ha mai sentito parlare; non conosce probabilmente neanche il termine oroscopo, eppure ha il suo destino già segnato da uno zodiaco con un solo segno: il cancro.
Per molti il
Cancro (in
latino Cancer, "granchio") è una delle dodici
costellazioni dello
zodiaco di dimensioni medie, poco luminoso, e per tante persone non somigliante affatto ad un granchio.
Per tanti altri il
tumore o meno comunemente
neoplasia (dal
greco neo, nuovo, e
plasìa, formazione), o
cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata
riproduzione di alcune
cellule dell'organismo, che smettono di rispondere ai meccanismi fisiologici di controllo cellulare a seguito di danni al loro patrimonio genetico.
Domenico, appartiene suo malgrado alla seconda categoria e non certo per corrente di pensiero ma solo e (purtroppo) soltanto come “contenitore” inconsapevole del più grande male del secolo.
E’ uno splendido bambino abitante in una delle caratteristiche viuzze del centro storico, di quelle per intenderci che lungo il loro percorso “sfoggiano” un ormai decrepito ma pur sempre splendido palazzo d’epoca, e che conducono verso l’imponente campanile della chiesa Madre di Mussomeli.
Egli non vuole certo sentire parlare dell’effetto maldestro che può avere la Luna quando entra nel segno del leone, o di Mercurio che è in diatriba con Venere; gli bastano già i suoi di problemi, costituiti da due persone che unendosi (nel senso più ancestrale del termine) in un rapporto molto verosimilmente non proprio amoroso, sono diventati i suoi Genitori per caso.
E come definire una mamma e un papà che, al limite di quello che è l’esatto confine tra imprudenza e follia pura, diventano con le loro scelte non certo d’amore, il problema maggiore di Domenico, ancor più grande di quello che può essere rappresentato dal cancro?
Andiamo con ordine; questo tranquillo e gioviale bambino, come ogni suo altro coetaneo, ha il “solo problema” di giocare costantemente a calcio, nell’assolato piazzale antistante la Madrice.
I calci sferrati a quel pallone, rappresentato per Domenico oltre che dei tentativi di far gol, anche la speranza di scacciare via il demone dell’incomprensione che regna indefesso nel rapporto oramai logoro tra i genitori.
Le pedate “assestate” alla sfera di cuoio diventano ogni giorno sempre più forti, come il dolore a quella gamba che da qualche tempo gli fa male. Lo ha detto a mamma, ma è sempre impegnata in altro, come ad esempio, a litigare con papà.
Poi un giorno (di qualche anno dopo) arriva per Domenico il ricovero in ospedale, gli accertamenti del caso e il durissimo responso: osteosarcoma.
Per i non addetti ai lavori l’
osteosarcoma è un
tumore maligno primitivo dell’osso. La cellula di partenza è l'osteoblasto. Colpisce più spesso soggetti di sesso maschile di età compresa tra
i 10 e i 30 anni, le sedi più frequenti sono il
femore, specie in zona diafisaria distale, e l’
omero prossimale. Si manifesta con dolore intenso, tumefazione, cute calda, spesso con evidente reticolo venoso. Ne esistono due varietà: quella centrale e quella periferica.
Occorre partire per il Rizzoli, uno dei famosissimi istituti ortopedici di Bologna.
Ma occorrono soldi, tanti denari che purtroppo i genitori di Domenico non posseggono.
Il padre è un operaio la madre è casalinga e non vivono certo agiatamente.
Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere aiuto ai generosissimi compaesani.
La risposta e soprattutto i soldi, non tardano ad arrivare.
Il cuore generoso dei mussomelesi ha permesso di raccogliere una somma tale da permettere di sostenere non solo le cure di Domenico a Bologna ma anche di accantonare una discreta cifra per le necessità economiche della famiglia.
Domenico viene operato e i risultati sono subito visibili al suo ritorno; è già in grado di deambulare (seppure a fatica) ed in viso è più sereno.
Anche tra i genitori sembra tornato il sereno. Forse….fin troppo!
E si perché, la scelleratezza e l’accidia che alberga in loro, determina una tale euforia da sperperare ogni centesimo in loro possesso in inutili passatempi ed investimenti infruttuosi.
La situazione inesorabilmente si incupisce, si altera e (ri)diventa la grigia realtà che ha sempre contraddistinto il destino di quella famiglia.
Anche le condizioni fisiche di Domenico peggiorano; un nuovo ricovero, altre analisi approfondite ed un costante ed irrimediabile responso: metastasi diffuse.
Non rimane altro che ritornare a casa e accudire al meglio delle proprie possibilità quel bambino che oramai non cammina più, straziato da dolori lancinanti e diffusi all’intero apparato osseo.
Occorrerebbero ausili medici, presidi sanitari e tante altre cose che ovviamente richiedono soldi e che inesorabilmente la famiglia (sciaguratamente) non ha.
Questa volta l’opinione pubblica non risponde affatto all’ennesima richiesta di aiuto di
quei congiunti che si potrebbero tranquillamente definire
ADDAMS macabra famiglia fittizia creata da
Charles Addams, protagonista di cartoni animati, film e serie tv.
IL TARLO, nel suo essere orrendamente viscido e biecamente nauseante, ha risposto all’invito rivoltogli di assistenza a Domenico.
Entrando in quella casa, ha visto con i suoi 8 bulbi oculari , quelli che molti umani non vorrebbero mai vedere; una casa tra lo squallore andante e il deleterio quotidiano.
In fondo ad una angusta stanza illuminata da una fatua lampadina staziona un letto indecoroso dove, tra un caldo torrido e la mancanza totale di un alito di vento, stava rannicchiato Domenico raccolto in un silenzio dignitoso nonostante un dolore disumano, tristemente disegnato sul suo volto di bambino…..nonostante tutto e tutti!
Il resto è storia: Domenico “toglie il disturbo” nella prima decade del mese di luglio, in una solitudine spezzata solamente dall’amore di una zia affettuosa e di un prete molto speciale, legato a lui da un affetto straordinariamente vero ed incredibilmente terreno.
Oggi, alcuni non ricordano affatto la storia di Domenico; altri hanno provato a ricordarlo in un sito che purtroppo è stato evanescente come la sua stessa vita.
A proposito, se a qualcuno interessa conoscere il segno zodiacale che ha segnato la morte del povero Domenico, IL TARLO ricorda, come più volte ribadito, che secondo il suo discutibilissimo parere nessuno può sfuggire al proprio destino.
Infatti Domenico è morto….sotto il segno del Cancro!!!