(articolo del 05 gennaio 2008)
Quando è stato l’ultima volta che avete desiderate con tutto il cuore di trovarvi in dolce compagnia in una stupenda ed assolata spiaggia desertica dei Carabi? Magari la settimana scorsa o chissà….magari proprio in questo momento mentre state leggendo!
Se volete conoscere la nostra risposta al quesito basterà semplicemente dirvi che il vizio di “travestirsi” da dottore, il vermaccio degli inferi, non se lo è ancora tolto!
O&L- “Flemming” della misericordia a ‘ppinina, che significa questa pagliacciata?
T- (miscelando delle provette da alchimista) Osservo il presente per capire il futuro!
O&L- Min….chiappavu li mani!!! Ma come parli bene Mar(TARL)zullo!
T- Confronto alle baggianate che ho sentito dire da un esponente “pubblico” nostrano le vostre stupidaggini al confronto sembrano TEOREMI.
O&L- Chi è costui e che TARLazzata ha detto?
T- Sapete cosa dice il proverbio: “Si dice il peccato E PURE il peccatore”
O&L- Vermaccio…non avevamo dubbi!!
T- Dunque l’occasione in cui ho sentito parlare l’esponente “pubblico” è stata durante un recente incontro sulle problematiche locali mentre le sue generalità mi sfuggono ANCHE SE…ricordo che s’inTARLa parecchio se contraddetto, come dire “Ognuno è libero di pensare e agire …..come penso e agisco io”.
O&L- Dalla serie FRATELLANZA(d’affari), UGUAGLIANZA(di spartizione) e LIBERTA’ (di essere dittatore).
T- Vedo che avete individuato il personaggio…bene costui nel suo intervento ha auspicato un rinnovamento dell’agricoltura in merito alle colture ed alla destinazione del fondo agrario!
O&L- Parli a “QUADRETTI….”
T- Parlava di BioCarburanti
O&L- Sarebbero i carburanti lavati con il BIO PRESTO??
T- Mai sentito parlare di OLIO DI COLZA!!!
O&L- Che schifo!!! A mio padre davano quello di merluzzo e a distanza di tanti anni sente ancora il tanfo. Pensa pensa…quello di COZZA!!!
T- Eppure sono sicuro che anche il vostro cervello è animato…peccato che è di cartone!!
La
colza(
Brassica napus o
Brassica napus oleifera),
è una pianta, dal
fiore giallo brillante (o bianco a seconda della varietà), appartenente alle
Brassicaceae. Nel clima italiano il ciclo biologico del colza é autunno-primaverile. Seminato tra la fine settembre e i primi di ottobre, emerge dal terreno dopo 10-15 giorni con le due foglie cotiledonari; successivamente emette nuove foglie che formano una rosetta. Fino a pochi anni fa era considerato soltanto un prodotto alimentare di qualità inferiore nei condimenti di cucina.
O&L- Ma l’esponente “pubblico” vuole mettere l’olio di colza nelle macchine?
T-
Diciamo di si…Oggi l'olio di colza emerge all'attenzione di tutti come materia prima dei
biocarburanti. Il motore diesel ha iniziato a funzionare proprio con gli oli vegetali. Nel 1893
Rudolph Diesel mise a punto il primo motore "diesel" utilizzando come carburante olio di canapa e cereali (fonte
Repubblica.it).
O&L- Ammettiamo per assurdo che funzioni…ma per ricavarci cosa?
T- L'olio di colza costa la metà del gasolio, circa 65 centesimi al litro, inquina il 98% in meno, è un prodotto agricolo ma evidentemente resta indigesto a qualcuno. La normativa prevede il suo utilizzo miscelato entro il tetto del 5% con il gasolio tradizionale, derivato dal petrolio.
O&L- Esistono vantaggi nell’uso del biodel?
T- Certamente. Innanzitutto è ecologico perché non immette ulteriore anidride carbonica (CO2) nell’ambiente; non contiene idrocarburi poliaromatici (IPA) cancerogeni prodotti dai normali combustibili derivati dal petrolio; non contiene zolfo, responsabile dell’aumento dell’acidità delle piogge; ottimizza la combustione e produce meno inquinanti; contribuisce ad aumentarne l’efficienza diminuendo la necessità di manutenzione.
O&L- Il consumatore italiano può utilizzare il biodiesel per fare il pieno della propria auto a termini di Legge?
T- Certamente…NO! L'Agenzia delle Dogane informa che l'utilizzo di oli vegetali come quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell'accisa. Per cui, in base all'art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato a essere utilizzato, messo in vendita
o utilizzato come carburante o come additivo per accrescere il volume finale dei carburanti. In base all'art. 40 del Decreto, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell'imposta evasa, non inferiore in ogni caso a 7.500 euro, chiunque destina a usi soggetti a imposta prodotti. In pratica, l'utilizzo di oli vegetali come l'olio di colza senza l'assolvimento dell'imposta è punito.
O&L- Scusa TARLO, ma quell’esponente “pubblico” ma che cacchio ha proposto?
T- Una cacchiata appunto…ma non è stata la sola!
O&L- Cioè?
T-
Secondo la
Coldiretti dalle oleaginose come la colza sono ricavabili 850 Kg di biodiesel per
ettaro, mediamente un veicolo consuma più di una
tonnellata di biodiesel all'anno e i veicoli sono circa 34 milioni.
O&L- Che tradotto in cifre significa?
T-
Dato che la
Superficie Agricola Utile (
SAU) italiana è di 13 milioni di ettari si evince che è realistico alimentare circa
200-300 mila veicoli col biodiesel italiano.
T- Certamente quella dell’esponente “pubblico” e di tutta la SUA FAMIGLIA.
O&L- Ma la colza ha effetti negativi sull’uomo?
T-
La colza è stata collegata a effetti negativi per gli affetti da
asma e febbre da fieno. Secondo alcuni il polline della colza sarebbe all'origine dell'aumento dei disturbi respiratori. Tuttavia questo
è improbabile poiché la colza è una pianta ad impollinazione entomofila, i cui granuli vengono trasportati principalmente dagli
insetti.
O&L- Secondo te TARLO conviene coltivare COLZA?
T- Certamente; basta pensare che l’agricoltore ha 4 pilastri di sicurezza su cui costruire la redditività della coltura:
• un notevole aumento delle rese;
• una nuova tipologia di pianta, forte, affidabile e resistente;
• una tecnica colturale semplice;
• una valida alternativa ai cereali vernini nella rotazione agraria. Infine, la coltura offre anche la possibilità di VALORIZZARE I TERRENI A SET ASIDE, destinando la produzione ad usi non alimentari e unendo un’ulteriore entrata al contributo comunitario.
O&L- Quindi bastano dei comuni semi di colza ed il gioco è fatto?
T- SBAGLIATO!!! Per ottenere “ottimi” risultati e remunerati secondo i termini di legge dovrete usare sementi certificate tipo IBRIDO DI COLZA PIONEER
O&L- E dove è possibile acquistarli?
T- Se mi viene in mente QUALCUNO…ve lo faccio sapere!!!