(ARTICOLO 7 SETTEMBRE 2007)
Cosa c’è di più brutto di conoscere in largo anticipo il proprio futuro e (in caso di GRANDI NEGATIVITA’) non poter far nulla per potersi “…opporre al fato”?
Fatalisti? Pessimisti? (potremmo continuare all’infinito ad usare tanti ..ISTI quante parole possibili)
Semplicemente SOTTOMESSI.
Il “verme” ci fa rosicare….ha venduto auTARLOmobile appena acquistata un TARL ROVER..(E)
Fiammante. Di che colore??? Ma naturalmente GRIGIO TOPO(GIGIO).
T- Plebei telefonate alla TARLessionaria e chiedete se è arrivata la mai nuova macchina
O&L- Ma perché spendi e spandi…e poi che auto hai comprato?
T- Ma perché stravolgete ogni mia parola?
O&L- Ho detto che ho comprato una MACCHINA
O&L- Che differenza c’è tra AUTO e MACCHINA?
T- L’auto c’è l’hanno anche i miei amici….
O&L- Tu che HAI A M I C I??
T- Certamente: Cani e Gatti
O&L- Ci sembrava strano….comunque ehm….la MACCHINA?
T- Quella che aspetto io…non la troverete da nessuna parte?
O&L- Cos’è la MCCHINA DEL TEMPO???
T- Bravi ma…mi avete spiato??
O&L- Sei ubriaco TARLacido!
T- Non ci credete??? Tra un attimo arriverà a destinazione
Poteva l’animale infetto non aver calcolato il tempo e non sapere che da lì a qualche secondo il citofono avrebbe suonato??? Voi che dite??? Ed infatti…TRRIIIIIIIINNNNNNNN
Il signore che si sta accomodando uhhhmmmm, ha un viso conosciuto..diremmo quasi FAMILIARE.
IL TARLO è incredibilmente gentile è cordiale con quel signore:ma come si baciano ed abbracciano pure? Che ci sia del feeling tra quei due?
T- Suole dei miei sandali vi presento un nuovo COLLABORATORE!
O&L- Ci licenzi?
T- E poi che mi lecca le zampe? No ho detto collaboratore e che COLLABORATORE.
L’uomo si presenta: dice di non essere più in tenera età e, per riuscire nella vita ha fatto tanta strada.
O&L- Giornalista professionista?
A- Semplicemente portalettere!!!
Gli scherri non hanno voglia di UN ALTRO spiritoso. Chiudono anzi sbattono la porta rumorosamente.
T- Dunque caro il mio collaboratore dimmi di te!
A- Certo TARLO. Mi chiamo Adamo..di cognome…ma che importa e nella ita faccio pensionato!
T- Hai esperienze giornalistiche?
A- Si ho scritto su un periodico locale in collaborazione con mio figlio?
T- Lo conosco?
A- “….uhhmmmm NON PENSO PROPRIO”
T- Hai uno scoop?
A- Certamente!!!
T- BEEEEEEEENE!! PARLA PARLA CHE TI ASCOLTO!!
A- PAGA PAGA….CHE POI TI PARLO!!
T- (UHMMMM se non fosse che è una persona perbene direi che somiglia TANTO ad uno dei miei sgherri…vedi la vita!!!)
A- Allora ti parlerò di SANTUZZU!
T- Questo nome non mi è nuovo….dove l’ho sentito?
A- Ne hai parlato poco fa….ma senza sapere chi era e cosa facesse
T- VEROOO!! (Comincia a starmi antipatico proprio come uno dei miei sgherri…sempre QUELLO però !!!!)
A- Allora SANTO MORREALE era nato negli ultimi anni del 1800 e morì intorno al 1950!
T- Perché lo chiami SANTUZZU?
A- Perché così era conosciuto a Mussomeli, perché era un umile, un buono.
T- Cos aveva di particolare costui?
A- In piena PRIMA GUERRA MONDIALE fu chiamato, come molti altri, al fronte.
T- Quindi è la storia di un milite coraggioso
A- Io direi che è la storia di un milite MAI NOTO
T- Non fece la guerra?
A- Santuzzu, pur di scampare alla chiamata della Patria, pensò bene di ungere i suoi occhi
con una sostanza altamente irritante allo scopo di “scansare il fronte”.
T- Ci riuscì?
A- Si, ma a caro prezzo. Infatti quella che doveva essere una menomazione temporanea si trasformò in cecità totale.
T- Che peccato. Cosa gli capitò dopo?
A- Visse una vita stentata ma….in linea con i tempi?
T- Da solo?
A- No..con la moglie.
T- Cosa faceva per vivere?
A- Fu il prototipo della pubblicità…del passaparola.Faceva il banditore. Girava per i negozi di allora e riceveva incarichi di vanniari un prodotto.
T- Ti ricordi una reclame?
A Certo: “…a ‘ccu voli girasi ‘ccappucci i trova ‘nnu ‘zi Tanuzzu ‘u Lannaru”
T- Qualcosa di originale.
A- Era anche “stagionale” come pubblicitario: “ China la fava, china la fava, a la Guglia du Palazzu” (odierna Piazza Roma).
T- Viveva di pubblicità solamente?
A- No…faceva anche ‘u guardacuazzi la vedetta insomma!
T- La vedetta, un cieco??????
A- Certamente. I proprietari terrieri, lo sistemavano in una guardiola che sovrastava i loro possedimenti, in uno spazio grande quanto la dimensione di un pagliarizzu, di un giaciglio insomma.
T- Ma che utilità poteva avere una persona NON VEDENTE?
A- LA VOCE.Quando seniva un rumore sospetto iniziava a strillare “ è inutili ca scappica tantu ti canscivu” talmente forte da dissuadere qualsiasi altro ladro avventore.
T- La gente lo accettava!
A- Era rispettaro e ben voluto. Quando da lontano si sentiva il ticchettio del bastone che sbatteva contro i muri e contro l’asfalto per “segnare il passo”, la gente spostava gli animali da soma dalla strada e dicevano ” Facimu largu ca avi a passari SANTUZZU”
T- Episodi “coloriti”, ne ricordi?
A- Aveva coniato un detto che, i monelli di allora gli facevano ripetere quando in lontana arrivavano donne o preti che l’ignaro cieco ovviamente non vedeva.
T- E qual’era questo detto?
A- I monelli gli gridavano “SANTU? GRANA ‘MMANU”
T e come rispondeva
A- “ e ….azzu ‘ n’..ulu!
T- Bene grazie della tua collaborazione e….
A- Ma non ti ho detto in che via abitava?
T- Perché hai dimenticato di portargli la posta?
A- Scemo!!! Abitava in Via S.Marina 24, sutta a rocca du Carmini
T- Bene, ora che mi hai detto l’indirizzo sarai contento!
A- Circa 30 anni dopo la sua morte, in quella stessa casa, andò (e tutt’ora abita) un ragazzo, con
problemi fisici e conosciuto dall’intera cittadinanza.
T- Cos’è, adesso Adamo lavori all’anagrafe??
A- In un certo senso..
T- Spiegati meglio!
A- Querl ragazzo si chiama SANTO MORREALE
T- Chi??? SANTUZZU
A- (Adamo sorride…soddisfatto)
T- La storia si ripete?
A- Certo…Corsi e Ricorsi Storici!!!