(ARTICOLO DEL 24 MAGGIO 2008)
Quello che IL TARLO sta per raccontarvi è degno, per la tipologia dei personaggi e per il luogo dell’incontro, della sceneggiatura di un film di fantascienza. E si perché, avete mai visto il lupo e l’agnello a pranzo assieme??? Vi è capitato di incontrare a passeggio il pesce ed il verme branchia nella zampa? O ancora di assistere pietrificati alla vista della gazzella che fa la zampicure al leone??? Immaginiamo di no, perché nonostante il buon Dio abbia creato tutti gli animali ognuno secondo la sua peculiarità, ha previsto nel suo progetto divino, anche la legge della selezione naturale e della sopravvivenza. Per cui….
Ma il TARLO, orripilante alla vista e nauseabondo all’olfatto, oggi è stato capace di “invertire” le Regole della Natura, rendendosi, nostro malgrado, ancora protagonista di un’intervista al TARLOcotone.
Penserete Voi: “Chi avrà intervistato mai l’insetto malefico? Il Papa no, perché è a Roma, Berlusconi no perché è a Roma (purtroppo). L’unica che DOVREBBE stare a Roma, la Bellucci per intenderci, invece abita in Francia con uno di origine milanese (così sostiene IL TARLO), tale Vincent Cassola, che come tutti sanno, è un tipico piatto lombardo a base di carne di maiale e verze! Quindi…
Tranquilli: l’originalità dell’intervista, non sta tanto nel personaggio che ha incontrato IL TARLO, ma nel LUOGO dove l’intervista è avvenuta.
Perché, diteci la verità, sapendo che il piatto prelibato de IL TARLO è il legno, lo fareste accomodare mai in un luogo dove il legno è alla base di tutto e rappresenta l’essenza di quella attività?
Noooooo….non ci riferiamo alla qualità del cibo ad alcune strutture dedite alla ristorazione del circondario. Se mai quella è segatura.
Stiamo parlando nienteTOPOdimenocchè di un straordinario atelier del mobile, ospite di un altro “baffo” di spicco della comunità mussomelese.
T- Caro il mio Giuseppe Lanzalaco, perché hai chiamato questo luogo della perdizionet arlesca Habitat 2000?
G- Volevo chiamarlo RAID-AMMAZZA TARLI E ZANZARE, ma poi mi sono detto: “…e con l’intervista come facciamo?”
T- Senti FRANCO dei Ricchi e Poveri, qui il SATIRO sono io, tanto per intenderci…..
G- Scusa TARLO, la storia del nome non è poi così importante…
T- Parlando con te non capisco il significato di alcuni proverbi come “FORTUNA JUVANT AUDAX” ; tu non solo non sei audace ma a tratti mi sembri che la tua testa assomigli di più al porfido, tra le pietra più dure che esistono in natura. Tutti ti conoscono come PEPPE DELL’HABITAT, addirittura IO ti ho
memorizzato
così nel mio celluTARLO, e tu sostieni che il nome non è così importante!
T- Passiamo ad un’altra domanda.
G- Devo mettermi la cuffia?
T- Perché devi fare la doccia?
Una risata rumorosa e coinvolgente, pervade lo show-room, facendo a tratti sibilare i vetri di alcuni mobili. E’ una della caratteristiche di PEPPE DELL’HABITAT, eccentrico imprenditore del mobile, che ha fatto della sua simpatia un biglietto da visita, e della sua professionalità una credenziale che lo ha reso noto quanto stimato mobiliere di una vasta area geografica siciliana.
T- I tuoi mobili, durano nel tempo?
G- TARLO, mi meraviglio di te. Durano, di solito, il tempo di estinguere le rate della finanziaria. Dopodiché, “non riesco a capire come mai” i mobili cedono senza neanche IL TUO intervento, una specie di EUTANASIA DEL LEGNO…..ah, ah, ah, ah…..
Alla cimice permalosa, questa volta non rimane altro che lasciarsi andare ad una risata di cuore, segno tangibile, che
la simpatia di Giuseppe Lanzalaco, è davvero a prova di TARLO!!!
T- Quanto si spende da te, per l’arredo di un intero appartamento?
G- I miei mobili sono per tutte “le tasche”. Voglio comunque precisare che questo non significa che a chi spende di più offro servizi migliori. Ti posso garantire sul mio onore, che ogni cliente riceve lo stesso trattamento, a prescindere dal suo conto corrente. Del resto il PORTFOLIO CLIENTI presente sul mio sito è una testimonianza tangibile della mia professionalità.
T- Senti, MASTRO CILIEGIO D’ANNIVINA, qual è il tuo sito?
T- Senti Peppe, ho sentito che sei specializzato in ARREDAMENTI CONTRACT. Parlando “potabile” significa che?
G- Bravo TARLO, è proprio la domanda che volevo. Negli anni, se è vero che sono così conosciuto, ho arredato oltre che migliaia di appartamenti, anche tantissime strutture, ricettive, ristorative, commerciali e tutto quello che ha a che fare con ambienti grandi che richiedono, non solo tanto materiale di arredo ma anche e soprattutto competenza per quel che riguarda la logistica e consulenze varie.
T- E tu sei in grado di realizzare ciò?
G- I miei clienti sono la mia migliore pubblicità.
T- Chiudi questa intervista con una massima HABITATTIANA
G- “Vivi come fosse l’ultimo giorno della tua vita e pensa come fosse domani: l’importante è che compri da me e soprattutto che non dimentichi di pagare”