(articolo 11 dicembre 2007)
(dott. Carmelo Cordaro Direttore B.C.C.)
È passato un secolo da quando il Banco di Credito Cooperativo aprì a Mussomeli la sua prima filiale in Piazzale Concordato, dove ancora oggi la Banca ha la sua sede legale e storica.
La Banca nacque nel 1907 come società cooperativa, promossa da un comitato di cittadini appartenenti a diverse categorie economiche, per lo più artigiani, commercianti e agricoltori.
Da quell'inizio di secolo molte sono state le motivazioni che hanno portato la B.C.C. “S.GIUSEPPE” ad essere vicina in particolare alle imprese ed alle famiglie; una Banca che risponde sempre alle nuove esigenze del mercato e della clientela con competenze e tecnologie in costante e continua evoluzione.
Nei suoi primi cento anni di attività e di crescita, oltre alla sua funzione economica, la B.C.C. “S.GIUSEPPE” , è intervenuta fortemente in maniera attiva e partecipativa in tutti gli eventi e le iniziative tese a valorizzare la ricchezza del patrimonio di storia, arte e cultura del territorio in cui opera. Dovendo parlare di economia in realtà Mussomeli è un’interessante quanto ricca piazza finanziaria. Uno dei maggiori flussi d’entrata, infatti, è rappresentato dalle rimesse dei seimila emigrati che prosperano in Germania, in Inghilterra e nel Nord Italia. Basti pensare che in città operano quattro aziende di credito e la Posta, che si contendono un mercato di svariati milioni di euro di risparmi, il 50% dei quali rappresenta la raccolta diretta e indiretta effettuata dalla Banca di Credito Cooperativo San Giuseppe.
IL TARLO ha intervistato Michele Mingoia Presidente della B.C.C. “S.GIUSEPPE.
T- Presidente, come spiega questo successo in continua crescita?
P- La gente di Mussomeli crede in questa banca e nel progetto industriale che la nuova gestione ha impresso all’azienda.
T- Si riferisce alla gestione post-crisi?
P- Certamente. Dopo la crisi del ’75 e il conseguente commissariamento da parte di Bankitalia” Iccrea Banca contribuì con 4 milioni e 131 mila (interamente restituiti) per sostenere il risanamento della banca, che fu affidata a seri professionisti.
T- Come ritiene lo stato attuale della Banca?
P_ Abbiamo avuto la soddisfazione di passare indenni l’ultima verifica dell’autorità di vigilanza. Ciò ha certificato la bontà del progetto, che coinvolge tanti imprenditori e professionisti dinamici nonché l’attività seria svolta dalla presidenza e dal consiglio d’amministrazione.
T- Volendo descrivere la B.C.C. numericamente, lei direbbe che?
P- Oggi la BCC San Giuseppe copre il 50% del mercato del credito dell’intera zona, con 13 dipendenti, 2 sportelli (uno a Mussomeli e uno ad Acquaviva Platani), 1.500 conti correnti, una raccolta di circa 73 milioni (circa 18 milioni in titoli), di cui il 30% impiegati pari al 60% dell’intero sistema creditizio locale. Registra un patrimonio di circa 13 milioni, sofferenze nette pari al 2%, 243 soci.
T- Progetti per il futuro?
P- Abbiamo un progetto di espansione che punta ad aprire un terzo sportello nella parte nuova di Mussomeli e ad estendere la nostra operatività nel ricco centro di San Giovanni Gemini o, addirittura, a Cammarata, dove l’allevamento e la ristorazione richiedono nuovi apporti finanziari. Già oggi possiamo erogare il 5% degli impieghi fuori dai confini territoriali, e siamo impegnati a sostenere progetti della legge 488, aziende da consolidare e nuove attività produttive.
T- Come definirebbe questi “primi” 100 anni della B.C.C.?
P- Cento anni di storia per una Banca che è oggi un punto di riferimento importante per l'economia e le attività delle aree in cui è presente.
Cento anni di cultura manifestati da un impegno ed un'attenzione profonda per il territorio, i suoi valori artistici e le attività di rilevanza sociale.
Cento anni di innovazione per offrire servizi e consulenza sempre più completi ai suoi clienti, che hanno confermato la fiducia nella Banca, cresciuta in questi anni insieme a loro.
T- Buon Natale Presidente
P- Buon Natale a te TARLO
L’opinione del TARLO è che la BCC San Giuseppe, superato a pieni voti il difficile momento del ’75, oggi è come un “giovane puledro” che morde il freno per esprimere le sue notevoli potenzialità, e che è retto da una saggia e prudente governance che conosce bene il territorio e che ha chiaro quale ambizioso progetto di sviluppo può essere sostenuto, senza superare i limiti della struttura e tenendo conto delle peculiarità caratteriali della società mussomelese
(geometra Minchele Mingoia Presidente B.C.C. "S.GIUSEPPE")