(articolo del 12 agosto 2007)
Che il Tarlo sia uno schiavista e un rompi…palle da tennis con noi assistenti, oramai è assodato, ma che adesso pretenda gli straordinari, beh! credo proprio che stia esagerando.
E si perché questa volta, a causa del caldo che gli ha fuso il cervello e tutto il resto, l’elitre pulcioso si è messo in testa che vuole diventare un tennista, ma non un tennista qualsiasi, un tennista da tornei internazionali del tipo: Wimbledon, Parigi, Roma, sfidare il tennista numero uno al mondo. Anzi sentite questa: si è addirittura messo in testa che vuol diventare lui il numero uno al mondo. Ma ci pensate??!! Io al solo pensiero sto male. E cosi, scoperto che il sottoscritto se la cava discretamente bene a giocare a tennis, lui cosa fa?? ti obbliga, anzi, pretende che vada a fare una partita, con questo caldo. Per cui, il giorno dopo mi presento al lavoro pronto per questa sfida. Lui si presenta tutto agghindato e firmato niente “topodimenochè” Sergio Tarlini.
Visto le grandi pretese del Tarlo, io mi ero fatto persuaso che la partita si dovesse svolgere in un campo prestigioso. Invece “Lui”, con un grande orgoglio tutto paesano, dove ti porta?? Non ci crederete mai, mi porta presso la struttura vicino la chiesa della Madonna delle Vanelle, dove sono allocati i campetti da tennis, o almeno quel che resta. Alla visione di questo scempio l’eccitazione del Tarlo, che già pregustava una grande vittoria (dice Lui), lascia il posto alla tristezza, così gli chiedo:
- Tarlo, ho visto che ci sei rimasto molto male, ma mi chiedo, da quanto tempo non vieni da queste parti?
- Da moltissimo tempo. Scusa, ma da quanto questa struttura si trova in queste condizioni?
- Almeno tanto quanto il tempo trascorso da tre amministrazioni.
- Ed io che mi ero messo in testa di diventare un grande tennista…….
- Lo so Tarlo, se ti può consolare guarda che il tuo stesso problema c’è l’hanno molti ragazzi di Mussomeli che amano e vorrebbero praticare questo sport.
- Ma è davvero uno scempio incredibile, probabilmente neanche i topi vorrebbero giocarci, anzi parlando con uno di loro mi ha suggerito di trasformarlo in discarica, tanto vanno di moda e poi una in più…chi ci farebbe caso?
- Tarlo mi è venuta in mente un idea, vediamo che ne pensi.
- Dimmi!
- Che ne pensi se facciamo un appello alle autorità?
- Bene, ci penso io.
- Lo sapevo sei sempre il solito egoista.
- Scusami, ma tu ogni tanto dimentichi chi il capo sono io, quindi zitto e ascolta.
Carissime autorità, chi vi parla è un amante dello sport in generale, ma lo è anche di questa cittadina, visto che da anni, TerrediManfredi Consulting, Nuova Don Bosco e Halykos Valley, portano agli Onori di cronaca Mussomeli (se MAI qualcuno avesse qualche dubbio si informi sulla rassegna stampa lunga centinaia di pagine a disposizione di chiunque). Sentite la mia idea, forse assurda, ma che volete farci, sono solo un Tarlo: da moltissimi anni, tanti praticanti di questo sport, e per la verità non solo di questo, sono stati costretti a spostarsi, frequentemente altrove, per il semplice motivo che da noi non esistono impianti sportivi COMUNALI adeguati. Perché non si inizia a voltare pagina? Perché non si cercano finanziamenti che diano la possibilità di ristrutturare (in questo caso) i campetti da tennis? E perché, una volta fatto questo, non si creino le condizioni per darlo in gestione a giovani, con tanto di progetto e programmazione, e magari, effettuare una selezione sulla base di una precedente graduatoria con tanto di criteri selettivi a norma di legge, in modo tale che il mussomelese si abitui a momenti di “trasparenza”? Così si eviterebbero appropriazioni indebite di progetti elaborati da altrui intelligenze. Questo servirebbe anche a dimostrare che la “trasparenza amministrativa” si ripercuote benevolmente sulla cittadinanza. Così facendo, credo proprio che si eviterebbero scempi (causati, per la verità da persone ignobili con scarsissimo senso civico e non solo), e soprattutto si darebbe la possibilità a tanti giovani e non, di poter gestire una struttura pubblica, e quindi CREARE OCCUPAZIONE. Allo stesso tempo i giovani, praticherebbero non solo un sano sport ma soprattutto avrebbero l’alternativa al consumo indiscriminato ed incontrollato degli alcolici, spesso accompagnato (purtroppo) dall’uso di droghe leggere e pesanti.
Una volta tanto “vestiamoci di’umiltà” e togliamoci le fette di salame dagli occhi: iniziamo a guardare in faccia la realtà. Così facendo, probabilmente potremmo accorgerci di aver vissuto una vita che…ahimé…non è stata la nostra.