(articolo 11 dicembre 2007)
Durante il periodo natalizio, la manifestazione principe della città di Sutera è “Il Presepe Vivente”.
Il quartiere più antico e suggestivo di Sutera, il Rabato, si trasforma in un vero e proprio Presepe Vivente.
Strette viuzze, illuminate da suggestive torce e falò, case ormai disabitate, fanno da scenario ad un presepe molto particolare.
La manifestazione giunta alla sua 10° edizione, oltre a rivestire particolare rilevanza per l’intrattenimento e l’ospitalità turistica del paese, costituisce anche un importante richiamo turistico per l’intera regione, così come testimonia la presenza di circa 25.000 visitatori; visitatori che provengono soprattutto da paesi dell’agrigentino, catanese, palermitano e da fuori Sicilia. Ormai è un evento nazionale e ufficialmente da due anni il Presepe Vivente di Sutera fa parte del R.E.I. (Registro dell'Eredità Immateriali) della Regione Sicilia nella sezione del Libro delle Espressioni.
Nel presepe si rinnova il grande evento della nascita di Gesù in una suggestiva atmosfera di calde luci ed antichi suoni. Le case e le strette vie del Rabato, si animano delle voci di “li panarari, viddani, pastura, conzapiatta, tessitrici ………” che con la loro fervente attività fanno rivivere la civiltà contadina dei primi del’900.
Gli antichi sapori dei piatti tipici di una volta, accarezzano il palato dei visitatori che possono gustare “li ciciri, lu pani cunzatu, la minestra di maccu, la guastedda……… “facendo rivivere un passato che non si vuole dimenticare.
I giorni di apertura al pubblico sono 25, 26, 29, 30 dicembre 2007 e 2, 4, 5 e 6 gennaio 2008, mentre il 24 dicembre nella notte di Natale, dopo la celebrazione della Messa nella chiesa Madre, i personaggi che animano il presepe raggiungono in processione la capanna per adorare Gesù Bambino.
L’orario di apertura è dalla 17.00 alle 22.00.
Il prezzo del biglietto è di € 5,00 per gli adulti e € 1,00 per i bambini tra i 3 e i 10 anni.
Ma nei giorni che precedono il Natale lungo le vie del paese si porta in giro la novena; praticamente alcuni ragazzi con strumenti musicali e con la voce cantano per le strade le strofe che fanno rivivere la natività e i momenti di sconforto di Giuseppe e Maria. E’ bello ricordare che quando ero bambino per alcuni anni erano proprio gli ormai famosi Fratelli Mancuso che animavano le viuzze del nostro paese suonando e cantando con chitarra e violino le strofe della novena.
Non è ancora finita l’usanza, meno male, di fare “li virciddata”, tipico dolce suterese che racchiude in un impasto semplice, il cosidetto “nucatu” composto da miele e mandorle o in alternativa fichi e presentato con forme di corona o per i più stravaganti anche ad esse. Questi dolci sono così buoni da aver resistito nella classifica delle prelibatezze ai vari pandori o panettoni natalizi.