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  IL PRESEPE DI VILLALBA: L’OPERA D’ARTE
 

 (articolo 11 dicembre 2007)

In chiusura dell’anno, il Natale con tutte le feste comprese in tale periodo. Come in tutte le altre parti del mondo in cui si festeggia. Questa festa ha un fascino unico.
Villalba si prepara già nove giorni prima, quando la “ninnaredda” la novena cantata in dialetto, con altri brani tipici natalizi gira per il paese, che all’imbrunire della giornata, va a creare proprio quell’atmosfera particolare.
C’è pure una Villalba che taciturna inizia a lavorare ancora prima, e che da tempo ha già studiato e pianificato i valori aggiunti per rendere ancora più caratteristico e sorprendente la realizzazione del Presepe storico.
E’ la squadra della Pro Loco, che sotto il coordinamento e l’impegno del suo presidente Michele Scarlata e di suoi collaboratori, realizza quello che ormai da più anni viene definito “L’OPERA D’ARTE”; una ricostruzione così veritiera del presepe che lo rende veramente esaltante.
Solitamente il presepe si sviluppa lungo un programma di 5-6 giorni, dove individuiamo le corrispondenti fasi salienti del periodo natalizio.
Qualche giorno prima di Natale abbiamo l’inaugurazione, con l’apertura delle “botteghe” artigiane, dove troviamo di tutto dal fabbro al panettiere, dal falegname al “cufinaro”, dalla dispensa allo scalpellino; e poi l’importante ingresso a Betlemme di Giuseppe e  Maria.
Giorno 26 la Natività, con la Madonna che tiene in braccio il bambino accanto a San Giuseppe fra un bue e un asinello, qui potete immaginare quanto realistiche e suggestive sono queste scene.
Gli altri giorni  ci saranno visite libere e per chi vuole può seguire un cicerone: i ragazzi del servizio civile. Sarà possibile assaggiare  i prodotti  preparati sul momento nelle varie botteghe, del pane, le Guasteddri fritti, la ricotta ancora calda, legumi vari ecc..
L’ultimo giorno è per l’Epifania dove una suggestiva processione dei Re Magi con gli asini al posto dei cammelli, parte dalla chiesa e fa il suo ingresso nel presepe, seguiti o dalla novena o dai zampognari. La processione si conclude con  la consegna dei doni al Bambin Gesù. 
Sarà così che si conclude il periodo Natalizio, e con tanta armonia e serenità si torna alla vita di tutti i giorni.
Quelle descritte sono soltanto alcune delle feste che il nostro paese tramanda di generazione in generazione, ve ne sono ben tante altre legate alle tradizioni di Villalba e alla liturgia: S. Biagio (Santo protettore della gola) e le sue “Cuddrureddri”(biscotto tipico che richiama un ugola); S. Pietro e Paolo e i Cavati (tipo di pasta fatta a mano); S. Lucia e la Cuccia (frumento bollito per ore, che va consumato dolce o salato a seconda dei gusti)….     
 
 
   
 
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