L'informatore che Rode e....Corrode
  GIANDOMENICO: STORIA DI UN CITTADINO MODELLO
 

(ARTICOLO 14 LUGLIO 2007)
 


La storia di Giandomenico Valenza è quella ordinaria di un comune cittadino: tranquilla,ordinata, seria. Storia che il linguaggio mediatico di oggi definirebbe ”banalmente normale”.
IL TARLO, da essere insignificante qual è, si prende “il lusso” di non fare alcuna differenza tra eccezionale e normale, tra scandaloso e ordinario. Lui questi aggettivi li “rode e corrode”.
Quindi ha deciso di mandare i suoi “viscidi inviati” ad intervistare Giandomenico.
Lo troviamo in compagnia della famiglia e ci accoglie con un sorriso. Lui aiuta la moglie nel ruolo di custode della Villa di Piazza della Repubblica.
T -  Ciao Giandomenico, questa è la tua famiglia?
G - Si, lei è mia moglie Carolina e lui è mio figlio Vincenzo di 7 anni; sai a casa ho anche   un’altra bimba di 3 anni, Maria Pia.
T – Quindi svolgi il compito di custode della Villa?
G – Lo sono stato fino al 2001; poi l’INPS, che mi eroga una pensione di 250 euro, ha stabilito che non avevo diritto ad usufruire del reddito derivante dallo svolgimento di attività socialmente utili. Oggi aiuto mia moglie, sono un volontario.
T – Come definiresti questo spazio ludico?
G – Utile ed indispensabile: certo se si adottassero determinati accorgimenti…..
T – Quali ad esempio?
G- Innanzitutto nulla sarebbe necessario se ognuno di noi adulti fosse dotato di senso civico; allora non saliremmo sulle altalene dei bimbi e non daremmo loro esempi disgustosi di vivere incivile, quali ad esempio salire sul tetto del gioco chiamato “ponte tibetano“ visto che sono dotati di uno straordinario senso di emulazione. Poi inviterei gli adulti a non portare i loro bimbi con le bici qui. Non è una pista ciclabile!  L’uso di bici è deleterio se incontrollato come nei momenti di massimo affollamento!
T – Ma tu hai assistito a scene del genere?
G- Ho assistito?? In passato ho avvisato svariate volte l’ex sindaco Valenza ed il comandante dei vigili urbani, il sig Vincenzo Calà, ma nulla è cambiato.
T – Sono episodi del passato?
G – Purtroppo sono quotidiani. Ho avvisato il neo-sindaco Mancuso che mi ha detto che sta adottando misure di prevenzione che presto attuerà.
T- Questi episodi si verificano solamente la mattina?
G- Purtroppo si verificano di pomeriggio
T-  Ma non esiste un vigilante pomeridiano messo a disposizione dall’amministrazione?
G- Anche questo è un problema arcaico; sono anni che sulla carta esiste un responsabile che ha il compito oltre che di vigilare anche di aprire i bagni pubblici.
T – Ma???
G – E’ rimasto sulla carta…almeno lì non si sciupa
T – Bagni pubblici?
G – Non meravigliarti….non sei il solo che fa questa espressione..lo so che tanti ne sconoscono l’esistenza.
T - Lo definiresti “sporco” questo spazio pubblico?
G – Non eccessivamente....a breve, come concordato con l’assessore Nino Lanzalaco, dovremmo ripulire la pavimentazione attraverso l’utilizzo di un vaporizzatore che dovrebbe sciogliere le impurità da anni presenti.
T – Concludendo cosa proponi per abbellire questo spazio pubblico?
G – Propongo, così come in altre città, di valutare l’ipotesi di chiudere con inferriate e adeguato cancello, gli spazi limitrofi della villa così da renderla fruibile in orari concordati e con l’utilizzo di personale responsabile. Invito tutta la cittadinanza, non solo al rispetto degli spazi verdi, ma anche al loro proliferare con la donazione di fiori da piantare in quei lembi di terra desolatamente vuota. Ovviamente inviterei poi, al rispetto di questi spazi, anche quelle persone che osservano incuranti il calpestamento e l’estirpamento di fiori ed altro ad opere di ignari bimbi….
T – Giandomenico complimenti per la tua lungimiranza e grazie a nome del Tarlo e di coloro i quali credono al bene comune.
G – Grazie a te e mi raccomando…fammene avere una copia.

 

 

 
 
   
 
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